Human Company e Enit presentano i dati dello Studio sul Turismo commissionato all'Istituto Piepoli
Saranno circa 20 milioni gli italiani che andranno in vacanza questa estate e tra questi una persona su sei (15%) sceglierà la vacanza outdoor, dato in linea con lo scorso anno. L’aspirante vacanziere outdoor, sempre più consapevole nella scelta del suo soggiorno e sempre più deciso nel voler vivere una vacanza all’aria aperta, prevede di spendere quasi il 3% in più rispetto ai turisti che opteranno per altre tipologie di vacanze. Questi sono solo alcuni dei trend evidenziati per la stagione ormai imminente dalla nuova edizione dello Studio sul Turismo commissionato a Istituto Piepoli da Human Company e Enit-Agenzia Nazionale del Turismo. La ricerca è volta a misurare, oltre all’andamento della passata stagione e dei ponti primaverili, le propensioni degli italiani verso le vacanze nel corso dell’estate 2023, con un particolare focus sull’open air.
Le previsioni dell’estate 2023
Un italiano su due (50%) prevede di andare in vacanza questa estate; la quota si alza notevolmente tra chi ha già fatto una vacanza nel corso dell’anno, arrivando a più di 8 su 10 (81%) e tra chi ha optato per una vacanza outdoor, con addirittura quasi 9 persone su 10 (89%) in partenza. La media di risposte affermative si alza anche per i rispondenti tra i 15 e i 34 anni, arrivando al 66% mentre si abbassa per coloro che hanno più di 54 anni, con un 60% di persone che non andranno in vacanza. A diminuire, per molte persone, è però il tempo medio di permanenza che per l’estate 2023 si attesta a 9 giorni: un italiano su quattro (23%), infatti, ha dichiarato che rispetto agli altri anni la durata della propria vacanza sarà più breve. Il dato aumenta per i rispondenti provenienti dal sud e dalle Isole, in cui ben 1 italiano su 3 (31%) ridurrà il proprio soggiorno. Tra gli aspiranti vacanzieri il 15% delle persone opterà per una vacanza outdoor, ovvero circa un italiano su sei. La percentuale si alza al 17% tra i rispondenti di sesso maschile (17%) e per le persone sopra i 54 (17%). Il pernottamento medio previsto, per questa tipologia di vacanza, arriva a 10 giorni.
La motivazione principale per la scelta della vacanza open air, per ben il 55% dei rispondenti, è la possibilità di vivere una vacanza in libertà; altri elementi rilevanti sono anche il poter entrare in connessione con la natura (22%) e il praticare un elevato numero di attività (19%). La possibilità di ridurre il contagio è scelta come motivazione solo dal 2% delle persone, segno che il Covid-19 non rappresenta più un fattore rilevante nella scelta di una vacanza all’aria aperta, come è stato invece negli anni passati. Lo studio evidenzia inoltre come luglio e agosto siano i mesi con le più alte quote di propensioni (36% luglio, 47% agosto); in particolare, agosto risulta essere ancora il mese dominante tra chi sceglierà una vacanza outdoor (37% luglio, 61% agosto).
Per gli aspiranti vacanzieri la meta preferita è il mare, sia complessivamente (68%) che per i viaggi outdoor (66%). A contendersi il secondo posto ci sono poi le vacanze culturali, scelte dal 16% dei rispondenti, e la montagna, a breve distanza con un 14%. Chi vivrà l’outdoor, invece, oltre al mare si concentrerà di più sulle località montane (28%) e sulla vacanza rurale (8%).In tema di prenotazioni, ben il 70% dei rispondenti - al momento della rilevazione - dichiarava di non aver ancora prenotato le proprie vacanze. Particolarmente interessante è evidenziare come i vacanzieri outdoor si siano dimostrati in questo senso più organizzati: il 41% ha affermato infatti di aver già prenotato le proprie vacanze, con un aumento rispetto al 2022 quando nello stesso periodo solo il 28% affermava di averle già definite.
Rispetto allo scorso anno, nelle intenzioni degli italiani, lo studio rivela un aumento dell’interesse verso l’estero (che dal 15% passa al 18%), ma per oltre 8 rispondenti su 10 la scelta della destinazione della propria vacanza sarà in Italia. Sul podio più alto delle regioni preferite si posizionano la Toscana e la Sicilia, scelte entrambe dal 14% dei rispondenti; a seguire, a breve distanza, c’è la Puglia, con il 12% delle preferenze. Per quanto riguarda l’estero, la quota degli italiani propensi a viaggiare oltre confine si alza per i vacanzieri outdoor, arrivando ad un 22%; anche in questo caso, tuttavia, saranno di più coloro che resteranno nel Bel Paese, prediligendo la Toscana, scelta da quasi 1 vacanziere su 3. A seguire la Sicilia (14%) e la Sardegna (11%).
A livello di propensione di spesa, l’investimento medio preventivato dai vacanzieri è di 1420 euro, più alta di quasi il 3% per l’outdoor con 1464 euro; in generale la previsione è di una spesa inferiore ai 1000 euro per la propria vacanza per il 32% dei rispondenti e tra i 1.000 e i 2.000 per il 27%. Chi sceglierà l’outdoor si divide equamente al 33% tra chi non vuole spendere più di 1.000 euro e chi prevede di spendere tra i 1000 e i 2000 euro.
I driver di scelta
Per quasi 7 italiani su 10 l’aumento delle tariffe medie del settore turistico e l’inflazione del periodo autunnale sono fattori determinanti nella scelta della propria vacanza. Anche il caro carburante, così come la maggior spesa per gli spostamenti (61%) e la presenza di tariffe flessibili con la possibilità di cancellazione senza perdite economiche (57%) sono risultati molto importanti per gli italiani. Lo studio permette di approfondire anche gli elementi che spingeranno molti italiani a rinunciare alle proprie vacanze estive: il 40%, ad esempio, individua come causa principale i motivi di salute; la percentuale aumenta fino al 43%, per i rispondenti over 54 anni. Per il 39%, invece, sono i problemi economici ad ostacolare le partenze; in questo caso la percentuale si alza per la fascia di età 15-34 anni, arrivando al 52%, e per sud e isole, con il 43%.
A commentare positivamente Domenico Montano, Direttore Generale Human Company: “Siamo molto felici di aver collaborato nuovamente con ENIT e Piepoli alla realizzazione di questa nuova edizione dello Studio sul Turismo Outdoor, il quale ci permette di analizzare l’andamento del mercato italiano con un focus specifico su questo segmento. Come emerge dai dati della ricerca, nonostante l’inflazione, il mercato italiano del turismo sta tenendo bene e ci aspettiamo una stagione estiva da record. A fronte di un soggiorno che in generale sarà per molti italiani più breve, il turista che sceglie una vacanza openair ha una propensione di spesa per la vacanza più alta (+3% rispetto ad altre forme di ricettività); questo testimonia ancora una volta come, la vacanza all’aria aperta, stia sempre più diventando scelta forte e consapevole da parte degli italiani, non più scelta dettata da esigenze contingenti. La dimensione di una vacanza openair, lo spazio ed il tempo che offre attraverso le sue peculiarità, determinano una forma di ricettività sempre più mainstream anche nel nostro Paese”.
Livio Gigliuto, Presidente di Istituto Piepoli: “Le vacanze estive animano gli italiani, che nel 2023 continuano ad alimentare un trend positivo già avvertito l'anno precedente. Nonostante le sfide economiche e le incertezze internazionali, le vacanze rimangono un punto di riferimento per la maggioranza degli italiani, seppur con una durata leggermente più breve. Conferme anche per il turismo outdoor che mantiene numeri significativi anche in epoca post-pandemica, e non era scontato: su 20 milioni di viaggiatori estivi, il 15% opterà per l'aria aperta. Sono molti, e tendono a prevedere un budget lievemente maggiore rispetto agli altri: coloro che abbracciano la vacanza open air lo fanno per evitare la noia, assaporare la sensazione di libertà e immergersi nella natura, magari dopo lunghi mesi trascorsi nei luoghi di lavoro”
Uno sguardo all’estate 2022 e ai ponti della primavera 2023
I dati a consuntivo per l’estate 2022 dimostrano come più della metà degli italiani abbia fatto una vacanza (52%) e come oltre uno su quattro (26%) abbia scelto l’outdoor, superando anche le previsioni. Nel mese di aprile 2023, grazie alle diverse festività e ai ponti primaverili, l’11% degli italiani ha potuto fare una vacanza e di questi il 12% ha optato per l’outdoor. I dati permettono di individuare anche un identikit del vacanziere open air della primavera: donna (13%), nella fascia di età tra i 35 e i 54 anni (14%), che vive nel sud o nelle isole (19%) in un centro tra i 30.000 e i 100.000 abitanti (21%).